giovedì 4 marzo 2010

non trovo differenza alcuna tra il chiedere uno o venti - Occhio per occhio / 2

Una ulteriore opinione, che arricchisce la riflessione.
Era molto più umana la legislazione che, per uno, chiedeva il risarcimento di uno: perché non trovo differenza alcuna tra il chiedere uno o venti? Questa umana legislazione non è alla base della pena di morte? E che forse non è, questa, pratica disumana? Gesù è quella luce vera che illumina tutti gli uomini, come ci dice Giovanni. Tutti, appunto. Per quale fondamento giuridico e filosofico potrei io, offesa, pensare di spegnere una di quelle luci, anche se per miseria sono, queste, offuscate? Recentemente sono ritornata in visita alle fosse ardeatine e la commozione che ti assale davanti a quella distesa di nomi, di anonimi, di vite, di speranze è davvero immensa e non penso che l'immensità possa dipendere dal numero. Scorrendo con le mani il profilo delle bare, una accanto l'altra, mi rendevo conto di non "contarle", calavano nel cuore tutti come uni, uno + uno + uno...teoria che non potrà fare mai somma. Non so se sono stata chiara

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