venerdì 14 maggio 2010

Il carisma e la regola / 4 – Storie di revisioni delle Costituzioni

Scheda della quarta lezione. Clicca qui.

2 commenti:

  1. Hermana Maria Helena Jimènez.19 maggio 2010 alle ore 08:37

    Padre,Fabio Ciardi.
    Saludo.

    IL CARISMA DELLE FIGLIE DELLA CHIESA NELLA GRAZIA DELLE ORIGINI
    Il tema che mi è stato affidato nel contesto dello studio sul carisma è quello dell’esperienza di grazia fatta dalla nostra fondatrice nella processione del Corpus Domini 1913 e ciò che questa esperienza rappresenta per la storia del carisma e della nostra famiglia religiosa.
    Presenterò l’ispirazione fondamentale dalla quale prende avvio la famiglia religiosa delle Figlie delle Chiesa, limitandomi al primo momento illuminavo, chela nostra fondatrice, alla fine della sua vita terrena, definisce come il “Seme dell’Opera”.
    “ Il progetto era nato della grazia che nella processione del Corpus Domini 1913 mi aveva illuminato il cuore e rivelato l’Amore di Dio. Poi si era elaborato da sé, in Chiesa, per via, fra le cure della casa e gli impegni di scuola; con più chiarezza nelle lunghe meditazioni davanti ai tabernacoli e nei riposi delle convalescenze, con più ardore e dolore tra la folla dall’espressione distratta e immemore di Dio dei mercati di Mantova, dei corsi di Milano, delle calli veneziane, nei periodi di attività; mi lasciava libera di agire nel momento presente e mi anticipava; le ore intense dell’attuazione di cui non potevo dubitare. Chi mi diceva allora: “I suoi occhi guardano un altro mondo”, aveva ragione.
    Vivendo di meraviglia e di accoramento. Sentivo che Dio esiste ed è tutto amore: ero felice; e non potevo rassegnarmi a vedere gli uomini, più, ignari di Dio come ero stato io e senza amore; infelici. Bisognava aprir loro occhi, rivelare la grande verità, predicare l’Amore. Questa necessità mi premeva dal di dentro con tanta forza che i miei poveri polmoni ne restavano oppressi e mi calmavo solo contemplando una piccola schiera di anime apostoliche che, spaiancate le porte del loro intimo cenacolo, avrebbero predicato l’Amore spontaneamente, come il fiore spande spontaneamente il suo profumo. Poco a parole, sempre col sorriso. Si sarebbero chiamate figlie della Chiesa che in antico era detta “Amore” in cui Gesù si associa le anime per amarci ed essere amato come madre: debitrici quindi a tutti di carità. Per questo nel corpo mistico avrebbero avuto la funzione del sangue che deriva la sua attività dal cuore e vivifica anche le fibre più lontane donando calore e consumandosi”.

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  2. Hermana Maria Helena Alvarado Jimènez.19 maggio 2010 alle ore 08:41

    Padre Fabio Ciardi.
    Saludo.
    La segunda parte de la experiencia de la Inspiraciòn del Carisma de Madre Marìa Oliva Bonaldo.

    Esperienza della Madre María Oliva Bonaldo narrata alle sue Figlie in modo spontaneo tanti anni dopo, durante il pranzo del Corpus Domini 1965
    “Care è difficile scoprire, si fa fatica a dire quello che si è provato… mi sentivo un attrai mento che non capivo neanch’io da che parte venisse.
    Quello della processione, era un ricordo della mamma; c’entrava la parte sentimentale, il ricordo della mia mamma. E perché mi vergognavo, mi sono fatta accompagnare dalla mia collega, la signorina Girardi. Zia Giuseppina era a capo di tutto il movimento delle figlie di Maria, organizzava e promuoveva la processione, ma rispettava la nostra libertà.
    Sono andata con un vestito, un tailleur di lana bianca, finissimo. La parte apostolica era più viva che la parte intima mia. Mi sembrava brutto che certe persone ridessero di queste cose. Andare da sola mi vergognavo perché vi partecipavano solo i contadini e così mi sono fatta coraggio e sono andata e il Signore mi ha preso. Sono andata con un’altra però, da sola non ci sarei andata”.
    Cosa ha provato?
    “Una cosa molto semplice che posiamo provare tutti; una cosa molto semplice: quando ci siamo inginocchiate in Piazza del Giorgione, dove c’era l’altare e hanno dato la benedizione , allora ho capito perché cosa io dovevo vivere e nello stesso tempo come una luce e una forza. Non l’amore; (questo è venuto dopo) io non ho provato in quel momento nessun movimento di sentimento d’amore. Luce. Ho capito tutto quello che adesso dice la Lumen Gentium”; per me sono cose sentite tutte. alora Avete capito? Una luce che mi ha spiegato il mistero, mio… del Signore … della vita… Un mistero molto grande, ma una cosa molto semplice. Non sarei capace di dirlo. È come un cieco che vede la luce … E dopo la forza la forza che mi ha sradicato da tutte le mie abitudini, buone, meno buone, cattive. Mi ha sradicato dolcemente subito e mi ha fatto capire che per seguire una ispirazione, il Signore non dà mai la grazia se non dà insieme la forza.
    Sono queste le sue testimonianze dirette che ci fanno cogliere la grazia straordinaria che è all’origine del carisma delle Figlie della Chiesa.

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