martedì 6 luglio 2010

Viaggio in Brasile / 3 – L’amore organizzato

Alle 8.00 Rodrigo viene a prelevarmi e mi guida al di dentro di Canção Nova. Ha 28 anni Rodrigo ed è responsabile dell’ufficio stampa. Iniziamo con DAVI (Dipartimento Audio Visivi), una grande azienda che impiega 200 persone. Sono quasi tutti giovani e si muovono attorno ai computer come api nell’alveare. Producono e distribuiscono audiolibri, CD, DVD, libri, riviste, gagget … Sparsi per tutto il Brasile hanno 35.000 persone che vendono i prodotti dell’azienda col metodo porta a porta. Entro Natale vorrebbero raddoppiare il numero dei rivenditori. Nelle aziende della cittadella, oltre agli abitanti, lavorano 1.000 persone che vengono dalla città e dai dintorni. In ogni azienda c’è una cappella; ogni lavoratore ha diritto a mezz’ora di adorazione!

Il centro di produzione ditale è l’ultima delle aziende nate, il fiore all’occhiello, con le più moderne apparecchiature per le trasmissioni dei programmi televisivi via satellite. Stanno per dare vita ad un secondo canale televisivo. Passo al centro giornalistico dove 50 impiegati provvedono ai telegiornali e ai più diversi notiziari diffusi via TV, radio, internet. Poi alla radio, agli studi televisivi… Simpatico il centro di produzione per i bambini e i giovani: programmi TV, radio, fumetti, giornalini… Ometto per adesso il centro medico, le scuole… La sorpresa arriva dal “club evangelizzazione” dove trovo una sessantina di persone impegnate a mantenere i contatti con i 500.000 benefattori e a sostenere i 1300 volontari che vanno a trovare quanti sono ammalati o nelle più diverse difficoltà. Mi è sembrato di vedere la carità che si organizza e che raggiunte tutti personalmente. La responsabile di questo centro non fa parte di Canção Nova. Sposata, con due bambini, mi dice la sua gioia di essere lì non soltanto per il lavoro, ma anche per come si lavora…
La mattinata termina con una conferenza stampa di un’ora nella quale parlo di tutto e di più.

Subito dopo pranzo sull’autostrada verso Queluz, il paesetto dove il fondatore ha costruito la sua prima casa per la pastorale giovanile. Lì, un giorno - è la festa di Cristo Re del 1977 -, domanda ai giovani presenti chi vuole dare un anno per Dio. Si alzano in 12, ragazzi e ragazze: è nata Canção Nova. Il viaggio mi permette di godere del paesaggio pieno di verde e di luce. La costruzione della prima casa conserva il fascino degli inizi. Vi sono 21 ragazze e 7 ragazzi che fanno l’anno di “discepolato”, una specie di noviziato. La maestra dei “novizi e novizie” mi presenta il gruppo, vivacissimo. Quasi tutti hanno conosciuto Canção Nova tramite la televisione, la radio, la stampa. Non molto distanze, lungo il fiume, un altro paese, Laurinhas, con il secondo “noviziato”. 36 ragazzi e ragazze che hanno come maestro uno sposato. In questa casa, che i Salesiani hanno donato a Canção Nova, il fondatore ha fatto gli studi come Salesiano.
La formazione sembra seria. Due anni di cammino vocazione nelle comunità locali; 1 anno di prediscepolato qui a Cachoeira Paulista; 1 anno di discepolato nelle due comunità che ho visitato; 3 anni di juniorato nelle comunità; 3 anni di promesse temporanee. Dopo di che si sceglie la via del matrimonio o del celibato e si emettono le promesse perpetue. Attualmente la “comunità di vita” - le persone con le promesse - comprende circa 900 persone di cui 164 sposate, 42 celibi, 30 preti, più i giovani con promesse temporanee. Accanto ad essa c’è la “comunità di alleanza”, un altro gruppo all’interno di Canção Nova.

A cena le quattro donne della casa di Betlemme dove sono ospitato, mi raccontano come hanno incontrato Gesù. Poi vengono con me dai 42 giovani del prediscepolato, metà ragazzi e metà ragazze, per sentire come l’ho incontrato io (speriamo!). Una serata di gioia.
In Italia adesso è già martedì da un po’ di tempo, mentre qui è ancora lunedì 4 luglio: siamo indietro di cinque ore…

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