lunedì 12 luglio 2010

Viaggio in Brasile / 8 – Alla Mariapoli Ginetta

11 luglio - Canção Nova: evangelizzare con i più moderni mezzi di comunicazione; Fazenda da Esperança: recuperare dalla droga, dalla violenza, dalla strada. E il Movimento dei Focolari? Lo domando appena giungo alla Mariapoli Ginetta, cuore del Movimento in Brasile. Questa mattina, visitando la prima casetta da cui tutto è cominciato e oggi trasformata in piccolo museo di Ginetta Calliari, trovo la risposta leggendo un testo di lei: «Quando arrivammo i missionari ci chiedevano: “Cosa siete venuti a fare? Ad aprire un ospedale?”. “No”. “Ad aprire una scuola?”. “No”. “Un orfanotrofio?”. “No”. “Ma allora, cosa siete venuti a fare?”. Nessuna di queste opere di misericordia… Noi dobbiamo testimoniare Dio, la presenza di Dio, e tenere Gesù in mezzo a noi”. Questa è la Mariapoli Ginetta, una presenza di Dio, una testimonianza di Dio, per questo tanti vengono qui, anche degli altri movimenti e delle nuove comunità. E siccome la spiritualità vera è sempre incarnata proprio qui doveva nascere la realizzazione più “materiale” del Movimento dei focolari, l’economia di comunione.

Al mio arrivo, ieri, dopo una mattinata di viaggio, l’incontro con 200 volontarie e altri membri della cittadella. Subito dopo dedico un centinaio di libri, dopo l’altro, con autografo, ad altrettante persone, un atto di amore personalizzato per ognuno, l’occasione per un brevissimo ma autentico rapporto a tu per tu! Poi le gen 3 più piccole, poi 180 gen 3 più grandi… Infine la messa nella stanza di George, paralizzato nel suo letto: lì si costruisce l’Opera!

Questa mattina visita alla cittadella, cominciando dalla “Spiga dorata”. All’inizio alcune ragazze che vendono il pane sulla strada alle macchine di passaggio, oggi un bellissimo locale dove mi offrono una colazione squisita. Adriana, che ha iniziato l’attività e ne è tuttora la responsabile, mi racconta la storia meravigliosa e i numerosi “fioretti” di questa azienda. Poi uno sguardo alla cinquantina di case immerse nel verde, la visita al cimitero e alla chiesa, che mi lascia incantato, una autentica opera d’arte che porta nel divino, una “reggia”, come l’aveva sognata Chiara, dove tutti i membri della cittadella, veri re e regine, si trovano a casa. Infine la casa dei sacerdoti e dei seminaristi. Con ognuno che incontri scatta subito l’unità. Specialissima quella con p. Germano, il patriarca della Mariapoli. I pasti nei centri zona sono momenti preziosi per mettere a fuoco tante realtà dei religiosi.
Nel pomeriggio, per la prima volta da quando sono in Brasile, un momento di riposo, infatti tutto il Brasile si è fermato per due ore per la finale dei mondiali di calcio! Poi si riprende con la messa nella chiesa della mariapoli, il rito degli autografi, l’incontro con le scuole della cittadella…
Mariapoli Ginetta: un’apparizione, un attimo di luce!

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