sabato 7 agosto 2010

L’unità dei Balcani

Di nuovo in viaggio attraverso la Slovenia, per valli strette, lungo fiumi placidi, tra abetaie e boschi d’un verde intenso. Alla frontiera con la Croazia i controlli: usciamo dall’Unione europea. Cambio anche di paesaggio: pianure coltivate, case modeste, da poco edificate accanto alle povere casupole del tempo comunista. Tre ore e mezzo di pullman ci portano a Križevci, dove sorge la cittadella Faro. Ci siamo dati appuntamento qui con Emmaus e Giancarlo, venuti appositamente per incontrarci. Abbiamo vissuto con loro una giornata straordinaria, che segnerà la storia dei religiosi. In serata si sono raccolti membri dell’Opera da tutta la Croazia, e da altre nazione vicine, per offrirci uno spettacolo che ci ha mostrato la bellezza di tutti questi popoli così diversi tra di loro e, almeno nella Mariapoli, così uniti. Nazioni sentite appena nominare come Montenegro, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Moldavia, Macedonia, si sono visibilizzate in volti belli e puri, in canti intensi e festosi. Cosa può fare l’amore di Dio!

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