giovedì 12 agosto 2010

Un saluto alla Slovenia

Il santuario di Maria aiuto dei cristiani a Brezje è la prima tappa del rientro in Italia. Potevo lasciare la Slovenia senza andare dalla sua Regina? Faccio il viaggio con p. Leopold, anima del santuario e prossimo primo santo della Slovenia, visto che questa nazione per il momento ha soltanto beati. Ci inoltriamo per una stretta valle incantata, tra i boschi, con pochi paesi di quattro casette che abbracciano la loro bella chiesa, mentre ne tengono una di scorta sopra la collina che sovrasta ogni paese. Uno di questi villaggi si chiama Špitaliž, a ricordare, anche nel nome, l’ospedale che i Benedettini, nella notte dei tempi, avevano costruito per i viandanti che percorrevano la valle. Disseminati nei campi i tradizionali essiccatoi del fieno con le loro braccia nude. Un impercettibile valico ci introduce in una valle sempre più ampia, fino a Brezje col suo bel santuario sullo sfondo delle Alpi Carnie. Mi aspetta Paolo e due focolarine. Con loro celebro la messa nella cappella della Madonna, mentre la gente continua a girarle attorno, in ginocchio. Dolcissimo il volto della Vergine, avvolto di misericordia, che ti guarda con intensità e amore.

Poi dritto a Lubiana per una mezz’ora di intervista alla Radio Ognjišče, cattolica, la terza radio nazionale. Infine una tranquilla passeggiata nel centro cittadino, che mi porta dritto nel Mitteleuropa. Beethoven ci ha comporto e diretto la Settima sinfonia e Paganini suonato le sue stravaganze… Ancora una tappa, il centro mariapoli, vicino a Postumia, sull’antica strada che da Vienna portava a Trieste. La casa era una stazione per il cambio dei cavalli. Ora, dopo la costruzione della ferrovia e poi dell’autostrada, l’antica via ha perduto ogni importanza; rimane famosa soltanto per il mondo dei motociclisti che amano percorrerla per provare l’ebbrezza delle sue curve. Ma almeno il piccolo villaggio torna ad essere rinomato perché la stazione per il cambio dei cavalli si è trasformata in un centro di incontri: la stalla è una grande sala da pranzo, il fienile un salone per 250 persone, la locanda… è rimasta locanda con tante stanze letto!

Poco distante le grotte di Postumia. Non posso resistere alla tentazione. Dei trenta chilometri di stalattiti e stalagmiti che la natura la creato ne percorro tre soltanto, ma bastano per rimanere incantati.

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