martedì 11 gennaio 2011

Il Dio delle sorprese

Da paradiso a paradiso. Dal Texas a Castel Gandolfo. Ma occorre lasciare il paradiso precedente per entrare nel nuovo; ed è entrando nel nuovo che si lascia il paradiso precedente; ed è vivendo l’uno che si vive l’altro.
Jos Van Boxel, dei Missionari Bianchi, del Belgio, conclude il racconto della sua straordinaria esperienza sulla volontà di Dio, con le parole: “Perché Dio è amore è anche il Dio delle sorprese; lasciamoci dunque sorprendere dal Suo Amore!”. E Victor Jil, Scolopio della Spagna, ci confida il suo segreto per compiere bene la volontà di Dio: “Non stare attenti tanto alle cose da fare, ma alle persone” (mi suona molto più bello e nuovo, rispetto al solito “non fare, ma essere”).
Infine, guardando i nostri religiosi che quest’anno ci hanno lasciato per il cielo, ecco apparire una lettera che Chiara Lubich aveva scritto alcuni anni fa p. Francesco Alberton, un altro Padre Bianco; un bigliettino che ci riporta al tema del nostro incontro annuale di religiosi al Centro Mariapoli: “La Madonna la ricompensi p. Francesco, di questi 50 anni di amore e di servizio alla sua Opera. Quanti cuori ha acceso all’Ideale! Mi senta con lei e, poiché desidera un consiglio per questa tappa della sua vita, le dico: viva l’attimo presente con solennità. In essa sta concentrata tutta la Volontà di Dio su di noi: la cosa più bella che possiamo fare, l’unica che ci realizza pienamente e ci porta alla santità. La saluto di cuore e le faccio tanti auguri. In Maria, Mamma dolcissima, Chiara”

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