sabato 8 gennaio 2011

Un party nella "Casa aperta"

Un’altra “American experience” da non mancare è essere invitati a un party, una di quelle feste che si vedono nei film. Sono entrato nel film! La “casa aperta” è quella di un vescovo anglicano amico. Entri e non importa se sei invitato o no, se sei conoscente o meno… Puoi indossare un vestito da sera, come la moglie del vescovo, o i jeans. Passi da una stanza all’altra, saluti chi incontri, sbocconcelli, vai in cucina, nelle stanze da letto con il caminetto acceso e il caffè bollente, nello studio dove sono disposti vassoi di dolci, nella libreria… L’unica accuratezza è quella di non aprire i cassetti, per il resto sei a casa tua, e che casa! Tipica villa d’inizio Novecento, con mobilia dell’Ottocento, un’infinità di soprammobili, quadri, libri, merletti, con quel piccolo tocco di trasandato che fa scic. È così che ci si conosce, si coltivano amicizie. La gente che non incontri nelle strade deserte, puoi finalmente trovarla qui. Comprendi un po’ di più il senso di libertà e insieme i legami sociali che caratterizzano la società americana.

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