lunedì 28 febbraio 2011

L'autobiografia di Renata


Ieri, nell'anniversario della morte di Renata Borlone, si è conclusa la fase diocesana del processo di beatificazione.

Per l'occasione è stata presentata l'autobiografia, curata da Lida Ciccarelli e Fabio Ciardi. clicca qui
Renata non ha mai pensato di scrivere una autobiografia. Ha semplicemente risposto a un invito di Chiara che chiedeva a lei e a tutti i suoi primi compagni e compagne di raccontare gli inizi della loro storia. Renata, che era abituata a scrivere a Chiara, le ha semplicemente scritto una lettera un po’ più lunga del solito, narrandole dei primi anni della sua vita, di come è venuta in contatto con il Movimento nascente, di come a seguito Chiara. Quando, ho letto questo scritto di Renata, sono rimasto impressionato dalla bellezza del testo, ma soprattutto dalla limpidezza della sua vita. Ho capito che poteva essere un esempio per tanti, perché il suo cammino è stato “normale” e insieme travagliato, come lo è quello di tanti di noi, e insieme deciso. Non si è mai arresa e ha puntato con tutte le sue forze alla santità, sentendosi sempre sorretta dall’amore di Dio. Una santità possibile, la sua. Per questo ho pensato valesse la pena far conoscere a tanti questa meravigliosa storia.

1 commento:

  1. Sono andata a Loppiano alla festa di Renata portando 4 miei amici, per tre era la prima volta, durante la messa ha cominciato a fioccare la neve, attraverso le vetrate si vedevani i grossi fiocchi e ho sentito la presenza di Renata ma non soltanto io, durante l'omelia il cardinale Poupard ha detto che la neve era una presenza di Renata, un segno che gli faceva ricordare s. Teresina la quale aveva chiesto a Gesù la neve per la sua consacrazione.
    Desideravo assistere alla cerimonia del sigillo dei documenti ma questo per i miei amici questo era soltanto un atto giuridico che non valeva la pena allora per amore ho perso il mio desiderio e li ho accompagnati a visitare il Polo Lionello, questa piccola cosa mi ha fatto sentire un pochino più vicina Renata, lei perdeva tempo per tutti.
    Siamo tornati per assistere al concerto del Gen Verde che è stato bellissimo, i mei amici non cessavano di ringraziarmi avevano vissuto una giornata indimenticabile. Rosaria

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