sabato 5 febbraio 2011

In Santa Maria Maggiore in buona compagnia

Tornando al mio convento, non ho potuto resistere al desiderio di entrare nella basilica di S. Maria Maggiore. L’ho percorsa per una mezz’ora senza fermarmi precisamente a nessuna cosa in particolare: ho gustato la bellezza di questo edificio…
Ripassando davanti a S. Maria Maggiore vi sono entrato per la quarta volta e mi ci sono fermato per più di mezz’ora. Non inizierò a fare la descrizione di tutto ciò che si vede in questa grande basilica: sarebbe troppo lungo e incompleto… Non ho mai visto dei marmi così belli come quelli che ornano la cappella della Santa Vergine: l’occhio non si sazia mai di guardarli…

È quello che avrei potuto scrivere oggi. Primo sabato del mese sono stato una mezza mattinata in S. Maria Maggiore, a pregare, a celebrare all’altare della Madre, cantando, il cuore mio, tutto l’Akatistos.
Sono parole che ha scritto Sant’Eugenio de Mazenod nel suo diario del 1825!

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