giovedì 24 marzo 2011

Ancora in Texas, nel Deserto del Cavallo Selvaggio…

… alla scoperta di territori dove gli Oblati hanno portato il vangelo.
Il Rio Grande riposa immobile tra le sponde basse. Sembra impossibile, guardandolo adagiato nella sua apatica calma tropicale, che regolarmente si risvegli e trovi la forza di inondare la pianura, trasformando il deserto in terra fertile. Le palme, pigre come il fiume, si rispecchiano nelle sue acque, mentre il tramonto tinge il cielo di colori irreali.
Il tempo sembra fermarsi. L’argine sinistro è bordato da una cortina di ferro che segue il fiume per chilometri e chilometri; e anche oltre, fino al Pacifico, come barriera di difesa degli Stati Uniti contro l’immigrazione incontrollata dal Centro e Sud America.
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Nel frattempo è giunto il seguente messaggio con foto:


Thanks, Fabio, Beautiful article. I am attaching a picture of the last member of the cavalry of Christ. David


A cavallo oggi come allora!

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