giovedì 5 maggio 2011

Betlemme

I nostri bambini hanno cominciato a socializzare con quelli di qui. Il loro linguaggio va ben al di là delle poche parole d’inglese che conoscono. Anche gli adulti non esitano ad unirsi per la foto di gruppo, come alcune delle moltissime donne musulmane che oggi hanno visitato con noi la grotta della natività. Vengono a venerare Maria e la sua nascita verginale con la stessa nostra devozione.
Il cuore della giornata è infatti Betlemme. Nella grotta di san Girolamo celebriamo la messa di Natale, rivivendo il mistero della nascita di Gesù e baciando il bambinello al canto di Tu scendi dalle stelle. Al di là della roccia l’altra grotta, dove Maria diede alla luce Gesù. Per raggiungerla, ci mettiamo in fila per un paio d’ore nella splendida basilica costantiniana, tanta è l’affluenza della gente. L’attesa non ci pesa perché la realtà nella quale siamo immersi e di cui parliamo tutto il tempo, è così straordinaria che non vorremmo terminare di penetrarla. Ci sembra proprio di essere lì, in quei giorni dell’editto di Cesare Augusto, e di rivedere gli eventi semplici e stupefacenti che hanno cambiato la storia.
Quando giungiamo davanti alla stella d’argento che segna il punto nel quale il Verbo di fece carne, ci raccogliamo insieme in adorazione e cantiamo l’Adeste fideles!
Nel pomeriggio Ein Karem, seguendo ancora il mistero che avvolge Maria, nella sua visita a Elisabetta. In serata immersione nella cultura locale.
L’unità tra noi cresce, assieme alla gioia e alla sorpresa per le sempre nuove scoperte.

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