lunedì 30 maggio 2011

Viaggio in Sud Africa / 3 – Red Acres

I giardinieri hanno acceso il fuoco nella saletta degli incontri. Fa freddo e non c’è riscaldamento. Alle 17.30 scende la notte, alle 18.00 si cena. Niente televisione o altre distrazioni… e presto a dormire! Sul letto abbiamo una montagna di coperte e dormiamo bene, nel più profondo silenzio. Siamo a Red Acres, una vasta proprietà degli Oblati, a due passi da Cedara, sempre vicino a Pietermaritzburg, ma completamente fuori del mondo. Ieri abbiamo passeggiato nei dintorni: allevamento di cavalli, mucche al pascolo, colture di ortaggi… Nel nostro verdissimo parco, dove vengono a curiosare gli antilopi, una decina di costruzioni a pian terreno, tutte in mattoni rossi, costituiscono un centro di incontri, ritiri, convegni. Tutto è molto semplice ed essenziale. Nelle stanza il letto soltanto e quattro chiodi per appendere gli abiti. Tutto è armonioso e bello, immerso tra gli alberi e adagiato su prati ben curati. In una parola: un paradiso!
Ci sono tre donne che cucinano. Difficile parlare con loro (non conosco ancora lo zulu), ma sono così radiose e sempre contente che il cibo ha un condimento in più. Anche per strada, venendo a lavorare, portano in capo la cuffia igienica della cucina: conferisce loro uno status sociale!
Ci siamo dati convegno da ogni parte del mondo. Sono venuti i rettori o i decani o i segretari generali delle due università degli Oblati, in Canada e nelle Filippine, e degli istituti teologici oblati della Polonia, Congo, Stati Uniti e naturalmente di qui. È il quarto convegno della Associazione degli Istituti superiori degli Oblati. Sono stato invitato come esperto e principale conferenziere. 
Questa mattina ho ripercorso la storia degli studi sul carisma oblato dal 1862 ad oggi, ma prima ho ricordato perché dobbiamo studiare il nostro carisma. Non solo studiare, naturalmente, ma anche vivere. Il carisma del fondatore è infatti (quante volte in vita mia l’ho ripetuto…) una esperienza che lo Spirito gli dà di compiere e che lui trasmette a noi perché diventi la nostra stessa esperienza. Naturalmente la sua famiglia cresce e con essa cresce l’esperienza e si adatta ai tempi nuovi, ai nuovi popoli nei quali vive… Insomma un’avventura che continua da 20 anni e che speriamo continui ancora! (leggi qui)

1 commento:

  1. grazie per quello che hai scritto in riferimento al carisma; mi ha ricordato ciò che ha detto p.Paolo Archiati durante l'omelia per il 150° al divino amore " oggi S.Eugenio siamo noi....". penso che siamo noi i suoi eredi e abbiamo il compito d'incarnare il carisma nella società di oggi, ognuno nella sua vocazione.

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