mercoledì 22 giugno 2011

Escrivá de Balaguer: la santità per tutti


Il nunzio mi ricorda che oggi si celebra la memoria di San Josemaría Escrivá de Balaguer, e mi manda un bellissimo pensiero:

La santità come vocazione e meta per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, la santità come la "misura alta" della vita cristiana ordinaria: era l'ideale che San Josemaría aveva annunciato prima sulle strade della Spagna, e poi del mondo, fin dagli anni ’30: "Tienes obligación de santificarte. Tu también. Quien piensa que esta es labor exclusiva de sacerdotes y religiosos? A todos, sin excepción, dijo el Señor: Sed perfectos, como mi Padre Celestial es perfecto" (Camino, 291). Questa è infatti la novità storicamente importante che il carisma di San Josemaría ha portato nella Chiesa: la santità, che si era ritirata dalle strade e dalla vita quotidiana per rifugiarsi nei conventi, con la spiritualità di San Josemaría è ritornata nelle case e nelle strade, in mezzo al mondo. Vivendo ogni attimo la volontà di Dio, ognuno può santificarsi nella propria condizione umana e professionale facendo l'operaio o l'impiegato o la casalinga o il prete. E può così contribuire – secondo il comando del Signore – “a coltivare e a custodire quel giardino dell’Edem” che la terra, come casa degli uomini, è chiamata ad essere (cfr. Gen 2,15).
Nell'insegnamento di San Josemaría ritorna continuamente l'esortazione a mettersi “… por caminos de oración y de Amor” (Camino, Prólogo). “Amor” con la “A” grande, maiuscola, perché l'Amore è Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, comunione trinitaria, che Gesù ha portato sulla terra. Per San Josemaría è evidente che ogni professione e ogni mestiere non sono che l'ambito umano quotidiano in cui ciascuno di noi – da autentici “figli di Dio” (cfr Rom 8,14) – può e deve esercitare l'amore per stabilire con i suoi prossimi rapporti di carità, ossia rapporti divini. E quando questi rapporti diventano reciproci, Gesù si rende presente e la vita del cielo si trasferisce sulla terra, in una famiglia, in una parrocchia, in una scuola, in un ospedale... E’ la Chiesa che nei vari ambiti della vita quotidiana diventa “casa e scuola di comunione”.

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