giovedì 11 agosto 2011

La Verna: il monte più santo

Il luogo delel Stigmate
“Altro monte più santo la terra non ha”. Non il Sinai, non l’Athos, ma la Verna. Ogni po-meriggio, dopo aver cantato l’ora nona in ricordo della morte del Signore, i frati partono in processione, seguiti dalla numerosa gente. Lungo il portico affrescato con le scene della vi-ta di san Francesco cantano al Cristo crocifisso, fino al luogo dove il santo di Assisi ricevette le stigmate.

Al termine della sua vita, due anni prima della morte, la contemplazione e l’assimilazione di Francesco a Cristo crocifisso raggiunsero il momento più alto: qui divenne proprio come lui, in tutto simile a lui, trasformato in lui, un altro Cristo.
Qui alla Verna siamo posti davanti all’amore più grande, quello vissuto da Gesù, quello vissuto da Francesco, quello a cui anche noi siamo chiamati.
Mi trovo in questo santuario da alcuni giorni. Sono preso dalla bellezza della natura che ci circonda, dall’architettura sobria ed austera, dall’arte luminosa di Andrea Della Robbia. Mi piace vedere la gente che riempie la basilica vivendo con intensa partecipazione i numerosi solennissimi e coinvolgenti momenti liturgici.
Tra la gente tante giovani suore francescane, fioritura perenne di Chiara, pianticella di Francesco. Oggi che abbiamo celebrato gli 800 anni da quanto Chiara lasciò la sua casa per seguire Francesco si sentono riecheggiare in loro le parole di lei alla richiesta di Francesco: “Cosa vuoi?” “Dio”.
Mi colpiscono soprattutto i frati: parlano con la stessa presenza; e dicono parole sostanzio-se, di Vangelo. Li vedi e vedi Francesco, vedi Francesco e vedi Gesù.
Qui Francescane e Francescani mostrano vivo il carisma del Santo.


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