sabato 20 agosto 2011

Viaggio in Argentina – Identificazione con Maria Immacolata

La chiesa della Madre di Dio

Ancora un giorno chiuso nella casa degli Oblati a lavorare sulle molte carte che devo preparare. Niente visita a Buenos Aires… sarà per un’altra volta.
Sono comunque nella casa de “La Madre de Dios”! Ti pare poco? Accanto a lei ho scritto un testo su di lei, che dovrò comunicare a Camaldoli fra una settimana. Lei mi ha aiutato a capire meglio “il nostro nome di famiglia”, Oblati di Maria Immacolata.
Nella Chiesa – scriveva sant’Eugenio quando gli Oblati furono approvati dal Papa – è nato un “nuovo corpo apostolico”, costituito da Maria, scelto da Lei, che “cammina sotto le sue insegne, sotto la sua bandiera”. È un’immagine costante che torna nelle sue lettere: siamo “il corpo che ha Maria per Madre e che lotta contro l’impero del demonio e per il regno di Cristo”, siamo “la troupe d’élite di Maria”. Lei si è scelto un pugno di uomini perché ha bisogno di un gruppo all’avanguardia, specializzato, di “ministri di misericordia di Maria verso il popolo”.
Padre Pietro Centurioni
Se Maria ci ha costituiti tali, siamo davvero “la diletta famiglia della Santissima Vergine”, davvero “dobbiamo considerarla sempre come Madre”. La Vergine Immacolata, la Santa Madre di Dio, la nostra più in particolare.
Siamo Oblati di Maria Immacolata. Offerti come lei, sul modello di lei, uniti nella medesima adesione all’offerta di Cristo. Lei ci insegna come vivere la morte di Gesù, come unirci al suo mistero pasquale, come si diventa suoi cooperatori.
Non possiamo vivere la nostra missione senza di lei, che sant’Eugenio contempla “Madre della missione”, “Madre di misericordia”, “Scala di misericordia”, “Nuova Eva”, “Corredentrice”, “Madre delle anime”, “Madre spirituale di una moltitudine innumerevole di figli di Dio”, “la grande nemica dell’impero del demonio”, “Dispensatrice di grazie”…
Forse per questo motivo uno dei grandi superiori generali, p. Léo Deschâtelets, diceva che per noi Oblati “non si tratta – se vogliamo comprendere la nostra vocazione – d’avere per Maria Immacolata una devozione ordinaria. Si tratta di una specie di identificazione con Maria Immacolata”.

Ho accanto la foto di p. Pietro Centurioni, che è stato qui nel 1935, quando divenne il primo provinciale degli Oblati in Argentina… Mi sembra che sia d’accordo!

1 commento:

  1. VITTORIOLUPIDI@LIBERO.IT25 agosto 2011 alle ore 10:15

    ...MA ALLA FINE DEL DRAMMA DI TUTTO IL CREATO E DELL'INCREATO...CI SARÀ QUALCOSA CHE POTRÀ IN GESÙ ABBANDONATO SFUGGIRE ALL'AMORE PER IL NEMICO DEL PADRE?

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