lunedì 19 settembre 2011

La passione di leggere / 2: Requiem per il moggio



Il moggio è una antica unità di misura, come pure il recipiente che ha la capacità di un moggio. Usata in senso figurato nella celebra frase biblica, “mettere la lucerna sotto il moggio”, significa tacere o nascondere la verità.
(La fiaccola sotto il moggio è nientemeno che il titolo di una tragedia in versi di G. D’Annunzio.)

Le specie di piante scompaiono al ritmo di una al giorno. Lo stesso per le specie animali. Anche le parole della nostra lingua sono in estinzione.
Nel Vangelo di oggi, secondo la traduzione CEI, Gesù constatava che “Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce”. La traduzione CEI ha il pregio di rendere più compressibile la lettura, ma ha impoverito la lingua. È sparita la “fiaccola” per la più comune “lampada” e il “moggio” è stato sostituito da un vaso qualsiasi.
In ogni caso l'importante è porre la lucerna sul candelabro... chissà che anche un blog non possa diventare un candelabro!

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