martedì 25 ottobre 2011

La spiritualità in quattro parole / 4


... e zelo. La carità oblata non si chiude nel breve cerchio delle comunità, è universale e dinamica come la carità del Redentore e della Corredentrice. Sintetizzando quanto aveva scritto lungo tutto il suo libro, Padre Gaetano Liuzzo spiega: “Il loro zelo non deve conoscere confini; deve forzare – e ha forzato – le distese sconfinate dei ghiacci e le giun­gle dei tropici, come i battenti degli opifici e le porte delle prigioni; deve costruire – ed ha costruito – chiese di neve, di legno e di marmo, ospedali, lebbrosari e scuole dalle più umili alle più alte, da quelle primitive degli Indi Pellirossa alle Università, per rafforzare ovunque le posizioni della Chiesa e piantarla in ogni più squallido angolo del globo.
“Tale multiforme dinamismo apostolico deve scaturire non da vano spirito di avventura, ma da una profonda, spontanea esigenza del loro cuore che vuole realizzare ad ogni costo l’ideale affascinante della Regola: ‘lanciarsi verso la santità e – come splendida conseguenza ed insieme mezzo potentissimo – bruciare di zelo onde esser pronti a sacrificare i beni, le doti, il tempo e la vita stessa all’amore di Cristo e della Chiesa...; poi, ripieni di fi­ducia in Dio, buttarsi nella mischia a combattervi sino all’effusione del sangue”.

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