giovedì 29 dicembre 2011

Il Gesù di Giovanni Evangelista / 2


“Nessun evangelista ha rivelato la divinità di Gesù in modo più puro di Giovanni”, affermava il grande Origine, convinto che “primizia dei vangeli è quello secondo Giovanni”. Ma come cogliere in questo Natale il senso profondo del vangelo di Giovanni e il mistero della divinità di Gesù che esso esprime?
“Non può coglierlo –risponde Origene – se non chi, come Giovanni, si è adagiato sul petto di Gesù”.
Per Origine Giovanni ha rivelato la divinità di Gesù grazie all’intimità avuta con lui della quale è segno l’adagiarsi sul petto di Gesù durante l’ultima cena; gesto che richiama il “rimanere”, il “dimorare” del discepolo in Gesù, nel suo amore; verbi che nel vangelo di Giovanni indicano a loro volta un rapporto costante che inizia e matura nel tempo, per fissarsi nell’eternità.

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