domenica 4 dicembre 2011

Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio



"Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio". 
Gesù è il Figlio di Dio. Con questa professione di fede si apre il Vangelo di Marco - che oggi leggiamo nella liturgia d'Avvento - e con essa, messa sulla bocca del centurione ai piedi della croce, si chiude. Il Padre stesso, al battesimo e nella trasfigurazione, lo proclama Figlio suo.
È questa la “buona novella”, l’annuncio che mette gioia nel cuore e infonde speranza. Il Vangelo non è un insieme di esortazioni, di “valori”, di principi, di ideali; il Vangelo è una persona, Gesù. Il bambino che nasce a Natale è il Figlio di Dio. Chissà cosa succederebbe se quel giorno andassimo per le strade, sulle piazze, alla radio, alla televisione e dicessimo a chiare lettere che è la festa del Figlio di Dio venuto in mezzo a noi. I più ci deriderebbero o ci riterrebbero persone non sane di mente. C’è ancora chi crede veramente che Gesù sia il Figlio di Dio? Eppure egli ha chiamato Dio “Padre mio” e ci ha parlato del rapporto unico che ha con lui. È Dio con lui e come lui, un unico Dio.
Gesù, Figlio di Dio, – ecco la grande notizia, l’Evangelo – entra nella nostra storia e si fa storia. “Inizio del vangelo…”. È il Figlio di Dio, l’Eterno, eppure si lascia coinvolgere nella vita di noi mortali. Anche per lui c’è un inizio, come per tutti noi soggetti al divenire storico.

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