mercoledì 4 gennaio 2012

Il desiderio e la ricerca


I due discepoli… seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. È il vangelo di oggi
Tre verbi: andarono, videro, si fermarono.
Andarono: desiderio di scoprire il mistero di Gesù.
Videro: l’illuminazione.
Si fermarono: la relazione stabile,  comunanza di vita e di destino; non è una esperienza passeggera, superficiale.
Che cosa cercate? È la prima parola di Gesù nel vangelo di Giovanni. 
C’è la ricerca equivoca, come quella delle folle che lo cercavano per farlo re . C’è l’illusione di chi pensa di cercarlo ma in realtà cerca se stesso. C’è la ricerca di chi vuole ucciderlo: anche nell’orto degli ulivi Gesù chiederà ai nemici: Chi cercate? Lo chiederà anche nel giardino di Pasqua a Maria di Magdala Maddalena: Chi cerchi? Ma lei lo cerca davvero, appassionatamente, per abbracciarlo, così come i Andrea a Giovanni lo cercano davvero perché vogliono conoscere dove abita.
Maestro, dove dimori? Ecco la risposta giusta alla domanda di Gesù. In fondo non sappiamo cosa vogliamo veramente, non sappiamo neppure fino in fondo che è Gesù, ma sappiamo che se staremo con lui, che è la Luce e la Vita, tutto si illuminerà, tutto acquisterà senso, e avremo la pienezza della vita.
L’ora dell’incontro rimane decisiva e impressa indelebilmente nella memoria e nel cuore: l’ora decima. Ma quell’ora non rimane una esperienza episodica; costituisce l’inizio di un cammino,  di un rapporto dinamico, costante, che abbraccia tutta la vita. 

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