mercoledì 1 febbraio 2012

Casablanca


Sono all’aeroporto di Casablanca, un nome magico, che richiama immediatamente il famoso film con Humphrey Bogart e Ingred Bergman. Chissà se questa grande città di oltre cinque milioni di abitanti conserva ancora, in qualche angolino, il fascino di quegli anni…
Sono partito da Roma con il sole ormai quasi al tramonto, ma andandogli dietro, verso ovest, è rimasto all’orizzonte per un paio di ore per poi continuare ancora a colorare il cielo con tinte intense.
Salendo sull’aereo della Royal Air Maroc ho preso un giornale marocchino, in francese, scartando naturalmente quelli in lingua araba. È bastata la prima pagina per proiettarmi subito in un mondo lontanissimo, anche se appena al di là del Mediterraneo. Niente Monti, niente Lega… Campeggia invece la foto di Sua Maestà il re che inaugura il depuratore delle acqua della città di Oualidia (dove diavolo sarà…), un grande titolo sull’incontro dei capi di stato dell’Africa che reclama a gran voce il rientro del Marocco nell’Unione africana (sapevano che era in corso un incontro così importante  e che il Marocco era uscito dall’Unione nel 1984?), i problemi del Senegal, la tragedia della Siria… All’interno foto delle candidate a miss Marocco, tutte rigorosamente vestite dalla testa ai piedi…
Com’è grande e piccolo il mondo…

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