venerdì 17 febbraio 2012

“Oblatio”, la nostra identità


Il breve di approvazione è esposto davanti
alla cappella della casa generalizia
17 febbraio 1826: Leone XII  approva la Regola degli Oblati; è nata una nuova Famiglia religiosa nella Chiesa.
17 febbraio 2012: nasce la nuova rivista degli Oblati.
“Oblatio”, una nuova rivista?

No, perché essa intende porsi in continuità con la prestigiosa rivista “Etudes Oblates”, nata nel 1942 in Canada e continuata, dal 1974, con il titolo “Vie Oblate Life”. I suoi 70 volumi costituiscono una straordinaria miniera di studi, sicuro punto di riferimento per conoscere la storia, il carisma, la spiritualità di sant’Eugenio de Mazenod e della Famiglia religiosa da lui fondata. In “Oblatio” converge anche il bollettino “Documentation OMI”, che dal 1968 veniva edito dal Servizio Informazioni della casa generalizia. La rivista si pone in continuità con il passato soprattutto assicurando l’approfondimento delle radici carismatiche degli Oblati, condizione indispensabile per una sempre più chiara identità e audace visée missionaria.

Nello stesso tempo “Oblatio” si presenta come una nuova rivista.
Nuova per la provenienza: essa non è più legata ad una Provincia dell’Istituto; parte dal suo Centro e vuole essere espressione di tutta la Congregazione.
Nuova per i contenuti: Continuerà ad approfondire storia e spiritualità; nello stesso tempo vuole essere attenta al vissuto attuale del carisma: lettura e discernimento dei segni dei tempi, valutazione critica della nostra missione, sensibilità agli appelli dello Spirito, apertura profetica al futuro.
Nuova per i collaboratori: in questi 70 anni gli studi e i contributi sono stati portati avanti principalmente da persone del mondo occidentale (Canada, Europa, Stati Uniti). Poiché la Congregazione si sta ormai sviluppando sempre di più in altri “mondi”, Asia, Africa, Sud America, ci aspettiamo di vedere nuove firme che, sulla spinta di nuovi interessi e domande, siano capaci di far emergere letture inedite del carisma e di donare a tutti le ricchezze della storia missionaria, di ieri e di oggi, nei più diversi Paesi.
Nuova per i destinatari: pur avendo come primi lettori i Missionari Oblati di Maria Immacolata, essa si rivolge a tutti i componenti della grande Famiglia legata al carisma mazenodiano, istituti e gruppi ad esso ispirati o nati direttamente per iniziativa di Oblati, laici associati, i collaboratori più vari nei diversi campi della missione, che vorremmo vedere anche tra gli autori dei contributi che la rivista pubblica.
Il breve di approvazione di Leone XII
Un titolo in una lingua antica, il latino, per una nuova rivista? Un’altra novità di “Oblatio” sta nel fatto che, accanto al francese e all’inglese, accoglie contributi nella terza lingua ufficiale della Congregazione, lo spagnolo. Come conciliare nel titolo le tre lingue? Andando alla loro comune radice – il latino, appunto – e scegliendo una parola capace di evocare immediatamente la realtà più profonda dell’essere Missionari Oblati di Maria Immacolata, quella che subito richiama l’appellativo più comune per indicare l’identità dei consacrati e dei laici ad essi legati: Oblati! L’oblazione unisce insieme vita e missione, al di là di ogni possibile dicotomia. Sotto una spinta misteriosa dello Spirito, e in risposta all’appello di Gesù che li chiama a seguirlo, gli Oblati si donano completamente a Dio, amato sopra ogni cosa, senza condizioni e senza ritorno, decisi, come ricorda il Fondatore, a “lavorare seriamente a diventare santi”. La loro oblazione si esprime in donazione altrettanto radicale alla Chiesa, alla gente, alla missione, in un amore pronto a “sacrificarsi… fino alla morte”. Così si diventa veramente corredentori di Cristo Salvatore: si è missionari perché si è Oblati.
La rivista, dopo l’editoriale (Prefatio) che, abitualmente, fa il punto sulla vita e la missione degli Oblati, si articola in quattro sezioni:
- Historia: raccoglie studi sulle origini e gli sviluppi dell’Istituto e sui diversi aspetti della sua spiritualità;
- Vita et Missio: guarda all’oggi del carisma oblato, a come è vissuto, alle sfide a cui è chiamato a rispondere;
- Famiglia Oblata: ospita contributi sulle molteplici esperienze degli istituti e del laicato in qualche modo collegati agli Oblati;
- Documenta: spalanca a tutti le ricchezze dei nostri archivi disseminati nel mondo intero, facendo conoscere testi inediti di particolare interesse, del passato e del presente, ed offre repertori bibliografici.
Nata a chiusura del 150° anniversario della morte di sant’Eugenio, “Oblatio” vuole essere uno strumento per assicurare la sempre più profonda comprensione e vitalità del suo carisma, a servizio della Chiesa e dei “poveri dai molteplici volti”.

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