domenica 11 marzo 2012

La bella Provenza


Davanti alla chiesa di san Pantaleone
I tetti di Gordes

Una domenica pomeriggio assolata e fredda, l’ideale per una passeggiata in questa zona della Provenza, su e giù per valli e colline, su stradine sinuose, attraversando gole di rocce a picco, con panorami sempre nuovi che si aprono all’orizzonte, i casali in pietra, i muri di cinta in sasso a secco. Sempre immersi nella macchia mediterranea, tra terreni pietrosi, vigne, oliveti, distese di lavanda, lecci querce e ginepri ancora brulli, pini stentati, abeti e i cespugli di ginestre, rosmarino, salvia, d’alloro e di bosso… Una natura non ancora pienamente domata dall’uomo, che conserva il tratto selvaggio che affascina e attira.
A pochi chilometri la chiesa di San Pantaleone, dell’anno mille. Tutto attorno, nella roccia su cui a costruita, sono scavate piccole tombe dove seppellivano i bambini morti senza battesimo: san Pantaleone li avrebbe risuscitati e battezzati così che potessero entrare in Paradiso!
Poi l’abbazia cistercense di Senanque fondata nel 1148; quando la visitai la prima volta, una ventina d’anni fa, era soltanto uno straordinario sito storico, oggi è nuovamente viva, tornata ad essere luogo di preghiera e di meditazione, una abbazia con i monaci; li incontriamo mentre passeggiano giulivi sotto il sole domenicale…
Ed eccomi a Gordes, uno dei borghi più belli della Francia; non per niente pittori come Marc Chagall sono venuti qui per cercare ispirazione. Come tutti i villaggi della regione è completamente costruito in pietra. Anche Venasque è arroccato sulla montagna, fortificato da massicci bastioni. Passeggio tra le sue stradine di pietra. Sembra un paese fatato, silenzioso, con i pochi abitanti seduti al sole, immobili, quasi pietrificati come le loro case. Il battistero, del dodicesimo secolo, sorge su un antico tempio pagano costruito dai romani che qui erano di casa.
Infine Murs, su una collina dolce, col suo fiero castello…
Quando natura e uomini sanno convivere insieme, creano capolavori, come questo dell’alta Provenza.

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