mercoledì 16 maggio 2012

Filippine, popolo giovane


Foto di altri tempi nelle filippine

Dopo una trentina di ore di viaggio eccomi finalmente a Quezon City, una delle sette città che compongono la grande Metro Manila, senza soluzione di continuità. Mi sembra che la prima volta che venni nelle Filippine fosse nel 1989. Da allora sono venuto altre volte, ma è sempre una emozione nuova. Rivedi le strade di sempre, affollatissime e caotiche; i jeepney, auto artigianali lavorate in lamiera non trattate per i privati e coloratissime per i taxi; i tricicli taxi tirati dalla bicicletta o dalla moto;  le stesse baracche ammonticchiate l’una sull’atra lungo gli argini di fiumi, fossi e canali; i grattacieli sempre più grandi; i muri neri dall’umidità; i pantaloncini unisex indossati da tutti contro il gran caldo; i vicoli decorati con le bandierine di carta che dalle grandi arterie si inoltrano nei meandri dei quartieri popolari, mentre quelli che portano nei quartieri ricchi hanno le sbarre e le guardie armate… Quanti bambini, quanti giovani brulicano per ogni dove; ce ne sono così tanti che è facile “l’esportazione”! Come faremmo in Italia senza di loro. Che popolo ricco!

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