giovedì 24 maggio 2012

Una Università per la missione


L’intenso lavoro dell’Associazione dei rettori degli istituti accademici degli Oblati continua con passione. Dopo aver passato in rassegna gli Istituti dell’Africa e del Nord America, oggi il dialogo si sofferma sull’Università nella quale siamo ospiti. La storia dell’Università Notre Dame che il rettore, Padre Eduardo Tanudtanud, ripercorre con noi, è strettamente legata alla missione degli Oblati nella regione.
Nel 1948 nacque il Collegio Notre Dame per preparare maestri e offrire studi superiori ad una regione priva di ogni istituzione. Nel 1969 acquista lo stato di università. Seguono gli anni Settanta con la guerra che proprio, attorno agli edifici dell’università, ha vissuto momenti tragici, anche per il sostegno degli Oblati contro la dittatura di Marcos. Sono anche gli anni del terremoto seguito dallo tsunami, che ha distrutto l’università.
Negli anni Ottanta mentre si ricostruisce l’università si rivedono gli statuti e i programmi in dialogo con la maggioranza musulmana di professori e studenti. All’inizio degli anni Novanta l’università diventa un attivo centro per la pace e la riconciliazione. Ora è tempo di espansione, di nuove tecnologie, di preparazione specializzata del personale.
La cappella dell'Università
Come abbiamo fatto nei giorni precedenti con le altre istituzioni, passiamo in rassegna le linee programmatiche delle sette facoltà di questa nostra università, le attività accademiche e extra accademiche, i problemi logistici, istituzionali, finanziari, di personale, di politica educativa, modernizzazione, di identità oblata… sono problematiche notevoli e appassionanti. Ad esse, comuni a tutte le nostre università, qui si aggiungono le sfide della povertà, della massiccia presenza musulmana, delle alluvioni che sommergono aule e uffici, del basso livello culturale degli studenti…
Una povera università nella regione più povera delle Filippine! La povertà si manifesta in tutti gli aspetti della vita, compreso quello dell’educazione. Eppure la missione si esprime anche portando avanti questo ministero universitario, con i poveri mezzi a nostra disposizione. Fa impressione sapere che tutta l’università fa il ritiro mensile, distinto tra cristiani e musulmani; ogni mattina nelle classi si prega insieme con testi cristiani e musulmani…
La catena di 152 scuole di ogni grado (con 2700 professori) cui gli hanno dato vita sono associate all’università. Anche attraverso queste istituzioni gli Oblati compiono la loro missione in tante parti delle Filippine, soprattutto qui nel Sud dove soltanto il 75 % della popolazione è alfabetizzata. 

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