giovedì 19 luglio 2012

L’ospitalità di Vallombrosa


… … … … Vallombrosa.
Così fu nominata una badia
Ricca e bella né men religiosa
E cortese a chiunque vi venia.

Così l’Ariosto nell’Orlando Furioso.
Ancora, dopo secoli, vi si ritrovano le stesse caratteristiche: ricca e bella, contornata da una foresta superba; religiosa e cortese, perché nonostante le vicende storiche e l’espropriazione da parte dello stato, la comunità monastica continua a testimoniare una presenza fortemente religiosa. Cortese l’ho inteso e sperimentato nel senso benedettino di ospitalità. Basta da solo il sorriso di padre Mario per far sentire ognuno accolto e a proprio agio. È la Regola di san Benedetto ancora viva: «Tutti gli ospiti che giungono in monastero siano ricevuti come Cristo, poiché un giorno egli dirà: "Sono stato ospite e mi avete accolto"». Il monaco è consapevole che il monastero è casa di Dio e che l'ospite è Cristo e con lui è pronto a condividere le ricchezze spirituali di una vita vissuta alla costante presenza di Dio.
È l’insegnamento di Gesù, che invita ad accogliere l’altro nella certezza di accogliere lui stesso, è l’invito di Paolo ad “accogliersi l’un l’altro” (Rm 15,7). È principio di socialità nuova.

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