lunedì 6 agosto 2012

Vangelo del giorno: acque agitate


Gesù manda avanti i discepoli da soli, mentre lui “sale” sul monte. È quasi una prova generale per quando egli, salito al cielo, non sarà più in mezzo ai suoi. Erano abituati ad essere guidati dal Maestro, ad averlo accanto: dava loro sicurezza, infondeva coraggio. Ora senza di lui si sentono perduti. Ma lassù sul monte Gesù stava parlando di loro con il Padre, era più vicino di quanto essi non pensassero, tanto è vero che appare nel momento più critico ed è di nuovo presente.
Quella barca fragile, che sembra sfasciarsi davanti alle tempeste, è diventata simbolo della Chiesa, di noi che si sentiamo sballottati da mille avversità e che a volte abbiamo l’impressione d’essere sperduti e impotenti davanti a situazioni che ci sovrastano. Eppure proprio su quelle acque agitate Gesù si fa presente. Ora che egli è Risorto non è più legato ad un luogo, come quando si trovava sulla terra, ma è vivo e presente nella storia umana e nella vita di ciascuno di noi: “Coraggio, ci sono, non abbiate paura”.
Martedì 7: Mt 14, 22-36

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