domenica 9 settembre 2012

L’Archivio Segreto (mica tanto) Vaticano

I sigilli dei duchi, marchesi,
conti e baroni alla supplica
di Enrico VIII a Clemente VII

Segreto nel senso di personale (da cui “segretario”). Il papa ha il suo archivio personale: 85 km lineari di scaffali. Per la prima volta 100 originali e preziosissimi di questi documenti, che il Vaticano conserva e protegge da secoli, sono rimasti esposti per sei mesi, fino a questa sera nelle splendide sale dei Musei Capitolini di Roma.
La mostra è stata organizzata in occasione del IV Centenario dalla fondazione dell’Archivio Segreto Vaticano ed ha esposto documenti che coprono un arco temporale che va dall’VIII secolo d.C. fino al XX secolo.
Tra codici e pergamene, registri e manoscritti, testi vergati su cortecce di betulla o su seta, si resta affascinati nel costatare i vasti rapporti del papato con le persone le più impensate e di tutte le parti del mondo, da Federico II agli indiani del Canada, dagli imperatori della Cina alla principessa Sissi, da Bernardette a Mozart. Un cammino avvincente tra le carte di processo di Galileo e di Giordano Bruno, tra quelle di Lutero e di Maria Stuart. Puoi ammirare documenti originali che mai avresti immaginato di vedere: la regola di san Francesco, il rotolo di sessanta metri del processo dei Templari, la bolla di spartizione del mondo dopo la scoperta di Cristoforo Colombo, la richiesta di divorzio di Enrico VIII con decine di sigilli dei membri del parlamento, la rinuncia di Celestino V al papato, la rinuncia di Cristina di Svezia al trono, l’ultima lettera di Maria Antonietta prima di essere ghigliottinata…
Documenti esteticamente bellissimi… Un inestimabile patrimonio culturale dell’umanità.

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