sabato 29 settembre 2012

Padre Valentino: la vocazione dell’anziano

Così diceva p. Valentino Ferrari:

L’anziano dovrebbe ritirarsi dal lavoro per dedicarsi a consigliare e a pregare, a vedere le cose con quel distacco che può avere solo l’anziano. Vogliamo vivere questa età di preparazione alla morte.
Quel tempo che ho sottratto, allora, alla preghiera e alla lettura spirituale voglio che ci sia ora. Occorre pensare ad un corpo di vigilantes, di quelli che si sentono alla vigilia della partenza, che non hanno più un loro “mondo”, ossia l’ambito per cui lavorare. A questi tocca cercare di vivere questo distacco interiore con le parole di coloro che si sentono del “mondo” del Regno dei Cieli.
Sento di avere questo distacco, di vivere con quelli che vivono con l’al di là. Impegniamoci con gli altri, donando i valori eterni: “Non stiamo noi a mirare le cose che si vedono; quelle che si vedono sono temporali , quelle che non si vedono sono eterne…” (Paolo). Noi facciamo tante cose con cui battiamo l’aria, perché non cerchiamo unicamente il regno di Dio.
Il vecchio che vuole fare il giovane sbaglia. Si capisce il bambino che vuole fare il grande perché un giorno lo sarà. Il vecchio che vuole fare il giovane fa ridere.
Sto cercando di fare un altro passo: atteggiamento di disimpegno. Passo la staffetta. Mi sono accorto che nel dire: ‘Ci pensino loro’, c’era ancora un attaccamento. C’era il volere il regno di Dio, assistere al Regno di Dio. Devo amare che questo Regno si sviluppi quando non ci sono più, che avvenga quando non ci sono più. I fondatori si preoccupano dell’avvenire, quando essi non ci saranno più. Penso che l’invocazione – ‘Sei Tu, Signore, l’unico mio bene’ – sia questo.
Ho vissuto le sorti della Chiesa nel bene e nel male (ad esempio ho patito per quanto è avvenuto in Russia a proposito della legge sulle religioni tradizionali e sulle altre…). Ci sono ancora io dentro. Invece quel che conta non è che sia io a vedere.
“Padre nostro… venga il tuo Regno”. Gesù ci insegna che venga santificato il suo Regno, non a donarcelo… Solo così Lui è l’unico tuo bene. 

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