domenica 7 ottobre 2012

La cultura muove i romani


Il grande salone di Palazzo Barberini ieri sera non era più soltanto ambiente museale; aveva ritrovato la sua antica destinazione di sala per le feste. L’orchestra MuSa ha proposto musiche dall’Orfeo ed Euridice di Gluck fino a Strauss, passando per le musiche da film del Gattopardo… Arrivato alla prima esecuzione sono potuto entrare senza difficoltà. Al momento dell’uscita si era giù formata una fila interminabile di persone in attesa di entrare.
Ho pensato di passare alle scuderie del Quirinale per la mostra di Vermeer, ma qui la fila si snodava per centinaia di metri. Lo stesso per i Mercati di Traiano, per il Senato… Più contenuta quella di fronte al Palazzo Altemps: ho atteso due ore soltanto, ma ne valeva la pena. Nell’antico teatro poesia, prosa e  musica; nelle sale, tra le statue, performances teatrali di giovani attori…
La notte dei musei ha aperto le porte a tutti e ha arricchito le sale di teatro, musica, recitazione...
Quando mai file di persone che attendono per ore, per niente spazientite, per poter entrare nei templi dell’arte? E proprio romani… Tutte persone che forse non esigono lo scontrino, ma che comunque non entrano nella cronaca delle corruzioni vistose. C’è ancora di questa gente, che ama e gusta le cose belle.

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