venerdì 9 novembre 2012

Cure palliative: un manto d’amore

Cicely Saunders
«Serve un approccio anche "spirituale": la medicina ha fatto passi straordinari, ma i bisogni delle persone continuano ad andare al di là di quelli "fisici". Occorre creare un clima, in cui pazienti e familiari trovano il coraggio di accettare ciò che sta loro accadendo». Così Cicely Saunders, l’inventrice degli hospices delle Cure palliative.
Nata a Londra nel 1918, nel 1967 diede vita al St. Christopher, da dove è partita la diffusione degli Hospice, dove si assistono i malati terminali fino alla fine della loro vita nel modo più confortevole possibile, applicano cure palliative.
Palliativo, da latino “pallium”, il mantello, quasi ad avvolgere l’ammalato con tutte le cure possibili, ma anche con l’affetto, il rispetto per la sua dignità, per la sua persona come entità unica e "indivisibile", fatta di "fisico" e di "spirituale": un approccio totale, che “avvolge” la persone in tutte le sue dimensioni.
Me lo ricorda questa mattina il cappellano dell’Hospice Villa Speranza, dove il nostro padre Théophile Le Page sta ormai terminando il cammino della sua vita, circondato dall’amore di medici, infermieri, volontari...
«Sono convinta – diceva Cicely Saunders, profondamente credente – che il fondamento più importante che abbiamo potuto collocare alla base della somma di tutti i bisogni dei morenti ci sia stato donato nel giardino del "Getsemani" nelle semplici parole di Gesù: “Vegliate con me”». È quello che ogni morente ripete, con Gesù e come Gesù, anche quando non ha più la forza di pronunciarle. Questa notte sarà padre Nino a rispondere a queste parole che Gesù dice in padre Théophile.

1 commento:

  1. Caro P. Fabio, vedo - in ritardo e con sorpresa - il sorriso di Cicely Saunders e il ricordo va ad una visita a nostra figlia Angela, a Londra.
    Alla National Portrait Gallery, in Trafalgar Square, ci aveva subito portato davanti al ritratto di questa donna, non prima di averci fatto leggere un articolo che parlava di lei, infermiera di spicco, medico e scrittrice. Articolo a firma di altra Cecilia, insegnante di infermieristica, con cui Angela è sempre rimasta in contatto. Rimasi affascinata, anche perchè ho tanto in cuore le persone che affrontano una malattia terminale, e solo hanno bisogno di... "un manto d'amore". Grazie...

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