lunedì 3 dicembre 2012

Perché potessimo conoscere Dio


4 dicembre, Il Vangelo del giorno
  
Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli (Lc 10, 21-24)

Siamo in attesa del Natale. Perché Gesù è venuto tra noi? La risposta è nel Vangelo di oggi: perché potessimo conoscere Dio. Il desiderio di Dio è inscritto nel cuore di ogni persona umana, creata da Lui e in vista di Lui. «La ragione più alta della dignità dell'uomo – ci ricorda il Concilio Vaticano II – consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio. Fin dal suo nascere l'uomo è invitato al dialogo con Dio: non esiste, infatti, se non perché, creato per amore da Dio, da lui sempre per amore è conservato, né vive pienamente secondo verità se non lo riconosce liberamente e non si affida al suo Creatore» (Gaudium et spes, 19).
Quando Gesù constata che i suoi discepoli accolgono la sua parola e si aprono alla conoscenza di Dio, prorompe in un grido di gioia: la missione che il Padre gli aveva affidato si sta compiendo, con la sua vita egli rivela veramente che Dio è Amore.
Anche noi possiamo dare gioia a Gesù: basta essere “piccoli”, ossia fidarsi del Vangelo, “riconoscere” nelle parole e nelle azioni di Gesù l’espressione dell’amore di Dio per noi, attuare ciò che dice e imitare ciò che compie, così da essere come lui l’amore.

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