domenica 3 febbraio 2013

120 sotto il mirto di Dante


Il mirto di Dante

Dalla vicina Villa di Camerata, di sua proprietà, Dante Alighieri passeggiava fin sotto il mirto che oggi è nel parco di Villa Stella e lì si fermava, sentendosi  particolarmente ispirato nel comporre le sue rime del dolce stil nuovo. Lì la più bella vista su Firenze e sulle colline di Fiesole. Lì oggi mi sono incontrato con 120 dei giovani e adulti della zona legati dal carisma oblato. Persone che cercano un nuovo dolce stile di vita, basato sul Vangelo; persone appassionate di Gesù e della missione. Assieme abbiamo parlato della fede nel Figlio di Dio fatto uomo, una fede non teorica o astratta, ma vissuta nella risposta alla sua chiamata, nell’adesione alle sue parole, nel coinvolgimento nel suo mistero d’amore espresso pienamente sulla croce.
Come mi sono suonate vere le parole di Ignazio di Antiochia della liturgia di oggi; vere e che posso rivolgere sinceramente a questa nostra gente della comunità di Firenze, come Ignazio le rivolgeva alla comunità di Smirne: “Ho visto che siete fondati su una fede incrollabile, come se foste inchiodati, carne e spirito, alla croce del Signore Gesù Cristo, e che siete pieni di carità nel sangue di Cristo”.

Nessun commento:

Posta un commento