martedì 12 febbraio 2013

Il gesto del Papa: "Per il bene della Chiesa"

È la motivazione più profonda che ha guidato il Papa nella scelta di lasciare il suo ministero: “Per il bene della Chiesa”, come ha detto lui stesso.
Tutti gli siamo grati per  questo suo gesto d’amore coraggioso.

Tra i molti commenti al mio blog di ieri:

Arne Lang: Se fosse stato eletto solo per fare questo passo, valeva la pena!

Ilaria: caro Fabio, mi ha fatto piacere leggere l'articolo e il tuo renderci partecipi del colloquio avuto con Il S. Padre. Personalmente ci ho impiegato un po' per sentirlo vicino: riconoscevo le sue grandi capacità, ma non c'era quell'affetto che è invece venuto col tempo. A giugno poi, a Milano, ci ha donato parole che sono impresse nel cuore. L'annuncio che ci ha dato, ha suscitato il mio "perchè"? Poi uno sbrigativo: beh allora possiamo anche mollare!!... Ma lui non l'ha fatto come atto liberatorio, ma come atto di un amore grande, dopo aver fatto tutto ciò che sentiva di poter fare, si è messo davanti a Dio e ha ascoltato quanto lo Spirito gli chiedeva in questo momento. Lo ringrazio del suo esempio che ancora una volta ci mette in prima persona davanti a Lui, senza timore.
 
Giovanni Dalla Fontana: Un grandissimo grazie a Papa Benedetto per quello che è stato e che è per la Chiesa. Chissà che cosa sta preparando lo Spirito Santo per la S. Chiesa.

Lina: Qualcuno all'annuncio della notizia ha commentato: "Chissà cosa c'è dietro?", lasciandomi un pò di amaro in bocca. Sì, perché sembra che ciò che muove qualcosa di inedito, di nuovo che supera gli schemi, le categorie mentali e strutturali che ormai parrebbero determinare le scelte di chiunque, deve essere per forza qualcosa di poco chiaro, abituati, ormai, a un format di dietrologia permanente, forse abbastanza tipico dei regimi totalitari. Eppure questo atto di Benedetto XVI mi ha lasciato molto ammirata, cogliendo in esso tutta la libertà tipica dei Figli di Dio che in un colloquio filiale profondo, capace di tradursi in dialogo, può trarre decisioni che possono rompere gli iter consolidati e scontati, rimanendo, nonostante tutto, ancorati a ciò che conta: alla Verità contenuta nel Vangelo. Certo è uno scenario nuovo, una strada mai percorsa, ma meno male, è il segno della vita che si evolve senza timore.

Andrea: E' interessante perché una novità: l'accettare il limite umano. E' una grande lezione di Umanità. E' bello che la Chiesa si presenti anche con un volto umano.

Mariapia: Dopo un primo senso di smarrimento, un grazie immenso al Santo Padre per la sua lezione di fede, umiltà ed intelligenza: anche con questo atto ci è di esempio e guida nella consapevolezza che è Dio che conduce la storia.

Fabrizio Lucherini: La prima impressione è quella di un grande gesto che farà la storia della chiesa e non solo per il futuro dell'umanità: riconoscere i propri limiti e comprendere che altri meglio di te possono ricoprire un incarico ed un servizio è profondamente cristiano e profondamente umano. Grazie Papa

Gabriella: Condivido... e penso che il suo gesto di umiltà rende manifesta a tutti la misura del suo amore per la Chiesa.

Pasquale: Sono commosso ho appreso la notizia che in un primo momento mi ha dato un senso di smarrimento, poi ho compreso la sua scelta che è certamente per il bene del Suo amato Cristo. In se ciò è possibile è certamente nel disegno di Dio che irrompe nella vita dell'uomo come un tuono donando il Suo Spirito.

Ileana: "...Semplice e umile servo nella vigna del Signore...".Così ha iniziato il suo Pontificato Benedetto XVI. Come Maria "Eccomi sono la Serva del Signore..." L'annuncio oggi, festa di Nostra Signora di Lourdes. Non è un caso. È tutto un disegno di Dio. E Benedetto XVI è e continuerà ad essere in Dio. Ora più che mai. E noi continueremo a starGli vicino soprattutto nella preghiera. In cuore ho tanta gratitudine per il suo essere testimone coraggioso e nello stesso tempo mite, delicato e rispettoso. 

1 commento:

  1. Ciò che mi addolora è il baillame che la stampa, la televisione, la radio, i social network e quant'altro su questa vicenda. Ma più forte di questo vociare c'è la consapevolezza che Gesù ha detto: Io ho il vinto il mondo. Allora avanti! Coraggio! Grazie Benedetto che ci dai un'occasione d'oro per vivere con te e per te questa Quaresima

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