mercoledì 13 febbraio 2013

La Quaresima di apa Pafnunzio

Nel deserto iniziava il grande cammino dei quaranta giorni che avrebbe condotto i solitari fino alla Pasqua di morte e risurrezione del Signore. Anche Mosé ed Elia, prima di vedere Dio faccia a faccia, avevano vissuto i loro quaranta giorni di deserto. Lo stesso Signore, guidato dallo Spirito, aveva compiuto il ritiro dei quaranta giorni in preparazione alla missione pubblica.
Giorni di digiuno e di penitenza. “Ma posso digiunare e fare penitenza più di quanto non ne faccia abitualmente?”, di domandò apa Pafnunzio. Cosa gli chiedeva quell’anno il Signore per il grande cammino dei quaranta giorni?
Come al solito si prostrò in silenzio davanti all’icona che irradiava luce nella cella oscura. Dove lo avrebbe condotto il ritiro quadrigesimale? Al compimento dell’ORA che Gesù aveva atteso tutta la  vita e verso la quale era proteso. Al termine dei quaranta giorni, nella notte della Cena, avrebbe ascoltato la preghiera che Gesù rivolgeva al Padre e che iniziava proprio con le parole: “È venuta l’ORA”.
Perché non lasciare che fosse proprio quella preghiera finale, per la quale Gesù aveva vissuto, a guidare il proprio cammino così come aveva guidato quello del Maestro?
Pensò di  recitarla mentalmente, sapendola ormai a memoria. Sì, quella preghiera lo avrebbe accompagnato lungo la Quaresima.
Ma quella sera si fermò prima ancora dell’inizio della preghiera, là dove l’evangelista Giovanni diceva: “Gesù, alzati gli occhi al cielo…”. Se voleva parlare al Padre suo, Gesù doveva guardare al cielo. Aveva alzato gli occhi al cielo anche prima di pregare il Padre per la risurrezione di Lazzaro e per la moltiplicazione dei pani. Doveva staccarsi dalla terra e tornare a casa, su nel cielo. Non era questo anche l’invito di Paolo? “Cercate le cose di lassù… pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra”.
Quella sera apa Pafnunzio si perse nel cielo del Padre. Era iniziata la sua Quaresima.

1 commento:

  1. Sono contenta che sia ritornato apa Pafnunzio che ci invita a seguirlo nei propositi di camminare verso la Pasqua con lo sguardo rivolto al cielo.Questo C I E L O è dentro di me e mi consola in ogni difficoltà della vita.Grazie apa Pafnunzio e buona quaresima .

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