martedì 19 febbraio 2013

Lituania: la Madonna appare ai Calvinisti

La torre sorta sul luogo delle apparizioni
1608, la Madonna appare a Šiluva, paesino nel cuore della Lituania. È forse la più antica delle apparizioni mariane. La Lituania, ultimo Paese europeo a convertirsi al cattolicesimo (XIV secolo), è il primo ad essere visitato da Maria.
Prima i luterani, poi i calvinisti avevano tentato la conversione del popolo in modo forzato e la chiesa di Šiluva era stata distrutta. Il quadro miracoloso della Madonna aveva, che dal 1457 aveva attirato pellegrinaggi, fu salvato assieme ad altri documenti dall’ultimo sacerdote cattolico e nascosto in una cassa di quercia rivestita di metallo, sotterrata ai piedi di una grande roccia.
Nell'antico santuario
Nel 1608 quando alcuni giovani pastori pascolano il gregge nel luogo dell’antico tempio. Sopra una larga pietra – che più tardi un circo che riacquistò la vista indicò come quella dove era nascosta l’immagine della Vergine – appare loro una giovane dai lunghi capelli, con un bambino in braccio e che piange, triste. Uno dei bambini corre a chiamare le autorità religiose calviniste del paese che, arrivate sul posto, vedono la giovane e le domandano: «Giovane donna, perché piangi?». «Piango perché la gente era solita adorare mio Figlio in questo luogo, ma ora essi arano e seminano». Poi scompare. È la prima volta che la Madonna parla a dei non cattolici.
Il fatto determina la conversione della popolazione al cattolicesimo e Šiluva diviene un centro di pellegrinaggio dove accorrono folle a migliaia, ottenendo grazie e miracoli e, soprattutto, convertendosi a una vita cristiana più autentica.
Fra il 1760 e il 1773 è stato costruito un grande santuario e poco distante, all’inizio del Novecento, una cappella a forma di torre sulla pietra dell’apparizione. Durante l’occupazione comunista sovietica, dopo la Seconda guerra mondiale (preceduta da quella nazista), il governo ha fatto di tutto per impedire l’accesso al santuario: ha chiuso le strade, proibito i trasporti, diffuso voci di epidemie pericolose in quell’area e ha perfino mandato in Siberia e in prigione alcune persone per aver partecipato a processioni. Ma questo non ha trattenuto il popolo dall’andare a Šiluva.
Nel 1993 c’è stato – poteva non venire? – anche Giovanni Paolo II. Adesso è toccato a me…
Questa mattina è ripreso a nevicare: è la migliore accoglienza che potessi ricevere, un vero regalo. Visito la grande torre eretta sulla pietra dell’apparizione, il santuario del 1700 con l’originale quadro della Madonna, il villaggio ammantato di neve, uno spettacolo più bello dell’altro, segni della grandezza di Dio. 

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