domenica 10 febbraio 2013

Sei soltanto, ma i migliori

I colori della Provenza
Aix, 10 febbraio 1816
I nostri giorni di ritiro sono trascorsi in un soffio. Per la prima volta abbiamo vissuto così a lungo assieme. Erano necessari per conoscersi più a fondo tra di noi, per crescere nella comunione, per iniziare a fonderci in uno. Se Icard, Deblieu e Tempier sono più giovani di me, Pier Nolasco Mie e Emmanuel Fréjus Maunier, con i loro rispettivi 47 e 46 anni, sono ormai dei veterani della missione. Noi conosciamo la Rivoluzione francese per sentito dire, loro l’hanno vissuta sulla propria pelle. Mie è stato ordinato prete nella clandestinità durante la persecuzione. Di giorni lavorava e di notte esercitava il suo sacerdozio. Lo stesso per Maunier, ordinato sacerdote lo stesso anno di Mie, dopo che gli erano morte la moglie e la figlia. È la provvidenza di Dio ad averci raccolti insieme così diversi. Non siamo una comunità religiosa, niente voti. Non ci preoccupiamo di ciò che sarà di noi nel futuro. Siamo semplici preti radunati insieme dallo stesso progetto missionario. Siamo sei soltanto, ma in diocesi non ce ne sono di migliori. Presuntuosi? No, è semplicemente la realtà. Vogliamo vivere come gli apostoli che Gesù aveva uniti attorno a sé, riempiti del suo spirito, e poi mandati nel mondo intero. Siamo gli apostoli del XIX secolo. In questi giorni di ritiro Gesù ci ha radunati attorno a sé, ed ora ci manda. Domani iniziamo a nostra prima missione. Fremo di gioia al solo pensiero.

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