sabato 23 febbraio 2013

Storie vere di cristiani in Lituania / 3

Il convento di Padre Severinas

Incoraggiato dai commenti al blog, continuo con le storie vere di cristiani in Lituania
I mattoni di padre Severino
A Kaunas la massiccia fortezza di Vytautas è in mattoni, come la chiesa accanto e il convento dei frati. Un Paese appena ondulato, senza pietre, la cui più alta montagna è di 220 metri, costruisce col mattone. Padre Severino venne qui subito dopo l’indipendenza per restaurare l’antico convento, ridotto in rovina dalla incuria del precedente regime. La chiesa era stata adibita a deposito di medicinali. Tolse con pazienza l’intonaco, riportò alla luce marroni e archi e finestre gotiche. Ma un convento non è tale senza i frati. L’opera sua più grande non è stata il restauro del convento, ma la rinascita dei Francescani.
La chiesa dei Francescani a Kaunas
Tutti pensavano che cinquant’anni di comunismo sovietico avessero estirpato per sempre la vita religiosa. Frati e suore erano stati dispersi, imprigionati, deportati. Proibiti nuovi ingressi. Monasteri, conventi, case religiose erano stati distrutti, confiscati, lasciati andare in rovina o trasformati in centri psichiatrici, depositi di materiali più vari. I pochi religiosi rimasti erano ancora visibili, ma si erano trasformati in clero diocesano, strettamente legato a una parrocchia. Impensabile che le religiose esistessero ancora. Ma, come il grano germina sotto la neve, nella clandestinità, sotto la crosta della repressione atea, erano nate e cresciute nuove vocazioni. E’ bastata la primavera della libertà per veder spuntare da ogni parte religiosi e religiose.
Anche questa volta ritrovo p. Severino al suo posto, fedele trasmettitore di un antico patrimonio di sapienza. Adesso i Francescani sono il gruppo più numeroso dei religiosi lituani.

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