sabato 2 marzo 2013

Marcello Zago: Porto la Quaresima nel mio corpo


12 anni fa, il 1° marzo, partiva per il cielo p. Marcello Zago.
Un anno prima i segni della malattia. Era l’inizio della sua ultima Quaresima:
Porto la quaresima nel mio corpo: insonnia, prurito, piccoli dolori al ventre. Mi pare di presagire che la fine si avvicini a grandi passi. Ma continuo come se tutto andasse bene. Il Signore mi dà la forza per continuare il lavoro a ritmo normale.
Sono stato crocifisso con Cristo. Tutto il corpo soffre con lui… e risorgerà con lui. Anche le mie sofferenze sono partecipazione alla passione di Cristo e possono contribuire alla salvezza mia e degli altri. (21 Marzo 2000)
Un anno prima scriveva:
Il pensiero della morte, o meglio della fine di questa vita, mi tocca da vicino. È una prospettiva possibile e rapida per me. Solo guardando a te la speranza si ravviva e la serenità continua. (27 Marzo 1999)
Ancora a ritroso di un anno:
O Signore fa che rimanga disponibile e umile di fronte alla tua Volontà. Rinnovo la mia fede e fiducia nella tua presenza attiva nella Chiesa e nella sua vita. Tu sei il protagonista. Fa che diventi cooperatore alla tua opera. (13 Marzo 1998)
Un suo ultimo pensiero, che suona adattissimo in questo anno della fede:
Noi cristiani abbiamo ricevuto un grande dono: la fede o meglio la conoscenza, il rapporto, l’immedesimazione con una Persona che è Cristo. È il dono più grande che abbiamo, da cui deriva un senso per la nostra esistenza, speranza per il nostro avvenire. È il dono di una vita nuova. Non possiamo tenere per noi questo dono, non possiamo nasconderlo agli altri…

2 commenti:

  1. Splendida testimonianza di fede: il dono della fede che diventa conoscenza e rapporto, immedesimazione con la Persona di Gesù. dono di vita nuova.

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  2. QUSTI GIGANTI DELLA FEDE DANNO LA FORZA DI OFFRIRE LA NOSTRA VITA, ANCHE A NOI PERSONE NEL MONDO E MALATE,CON FIDUCIA E CON TANTA GIOIA,
    CHE TUTTO CONTRIBUISCE AL BENE PER CHI AMA "DIO".
    GRAZIE PER GLI ARTICOLI DI OGNI GIORNO.

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