lunedì 11 marzo 2013

Nella casa di santa Francesca Romana

9 marzo: il “pellegrinaggio” continua al palazzo dei Ponziani, in Trastevere, dove Francesca, dodicenne, arrivò in sposa a Lorenzo. Non le fu facile inserirsi nella nuova famiglia e accettare la rinuncia alla vocazione religiosa, al punto che cadde in uno stato di anoressia. All’alba del 16 luglio 1398 le apparve in sogno sant’Alessio che le diceva: “Tu devi vivere… Il Signore vuole che tu viva per glorificare il suo nome”. E così fu.
Francesca divenne una brava moglie e a 16 anni ebbe il primo dei tre figli. L’anno successivo il suocero Andreozzo, essendogli morta la moglie, le affidò le chiavi delle dispense, dei granai e delle cantine; lei ne approfittò per aumentare gli aiuti ai poveri. Quando Andreozzo vide le dispense vuote avrebbe rivoluto le chiavi, ma pochi giorni dopo granai e botti erano di nuovo prodigiosamente pieni… Francese si prese poi cura dell’Ospedale del Ss. Salvatore fondato dal suocero, fino a chiedere l’elemosina all’entrata delle chiese per i suoi poveri, senza vergogna…
In questa casa visse anche le tragedie familiari: la semiparalisi del marito in seguito a ferite di guerra; lo assistì per tutta la vita, vivendo con lui in armonia per 40 anni; poi il saccheggio della casa, la peste che le portò via due figli, Agnese ed Evangelista…
Dopo aver vissuto gli ultimi quattro anni della vita con le sue Oblate, durante una visita al figlio Battista, Francesca morì in questa casa, sotto il grande crocifisso che ancora è appeso in una delle bellissime sale del palazzo.
Nella cappella del palazzo, in onore di Francesca, si tiene un concerto con musiche sacre medievali. Qui un brano di Ildegarda di Bingen (1098-1179)

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