venerdì 12 aprile 2013

Il ciucciotto di papa Francesco

In Mariapoli
Mercoledì pomeriggio vado a Castelgandolfo per confessare una signora anziana, inferma. Entro in casa: “Ha visto il telegiornale?” Quando lo vedo lo vedo soltanto di sera. Subito mi raccontano che il papa, prima dell’udienza, ha preso in braccio un bambino che piange impaurito. Il papa gli prende il ciucciotto appeso al collo e glielo mette in bocca. Poco dopo vado da un’altra persona anziana, inferma, per portarle la comunione; una famiglia, la sua, non praticante. Appena entro in casa, prima ancora di salutarmi: “Ha visto il papa? Ha messo il ciucciotto in bocca ad un bambino…”. Proseguo e vado dalle Clarisse: sono chiuse in clausura ma subito mi raccontano del papa che ha messo il ciucciotto… A cena sono in una comunità di religiosi: “Hai visto il papa che ha messo il ciucciotto…”. Torno a casa che è già un po’ tardi. Il superiore, sapendo che non sono stato a vedere il telegiornale della sera, si premura di aggiornarmi subito: “Hai saputo che il papa…”.
Nessuno mi ha detto una parola del discorso fatto dal papa dell’udienza. Il suo gesto è stato molto più eloquente.

Oggi durante la messa in Mariapoli, a Sacrofano, alle porte di Roma, ho raccontato quello che mi è successo mercoledì. Sono circa 800 i presenti. A cena Vincenzo mi narra di quando, dopo la messa, è uscito di chiesa. Mentre va verso l’ascensore sento dietro di sé il parlare sconclusionato di un ragazzo handicappato. La cosa lo mette un po’ a disagio, specialmente quando lo vede entrare con lui nell’ascensore. Ma Vincenzo è bravo e si supera: “Premi tu il pulsante dell’ascensore”, dice rivolto al ragazzo. Il ragazzo è così contento che, dopo aver premuto il pulsante, gli salta al collo e lo bacia. E la moglie di Vincenzo: “Proprio come il papa…”

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