venerdì 10 maggio 2013

Sull’isola di Lantau con “Grande come il mare”


Sull’isola di Lantau, la più grande dell’arcipelago di Hong Kong, ricordo quando molti anni fa salii sulla montagna dove si trova la statua del Buddha più grande del mondo. Alcuni monaci mi introdussero in una sala del tempio riccamente decorata e mi offrirono il tè. Quando entrò “Grande come il mare”, il monaco che ero andato trovare, mi sembrò di rivedere i tratti della grande statua sulla montagna, dove il Buddha appare pacifico, sorridente e infonde pace e serenità. Nel monaco la stessa pace, la stessa calma, la stessa serenità. Con in più gli occhi che brillavano di luce e una voce dolce e calda.
Parlammo del cammino di purificazione, di come arrivare a possedere un cuore integro, dell’itinerario di luce che libera l’uomo dal groviglio dei desideri e delle passioni, dai sette vizi capitali, come anche lui li chiamava.
“Grande come il mare” tesse l’elogio delle religioni, di tutte le religioni, del loro compito straordinario: liberare l’uomo e introdurlo nella pace.
Il messaggio di "Grande come il mare"
“Credere, che dono singolare - continuò -. Qualunque sia la religione è straordinario poter credere. Guarda il Buddha sulla montagna. Ha un braccio alzato in segno di benedizione. È come dicesse: Non abbiate paura, io vi benedico, vi amo... L’altro braccio è poggiato sulle ginocchia. La mano aperta sussurra: Venite, venite a me con fiducia... Voi avete il Crocifisso. Anche lui ha le braccia aperte, anche lui, come il Buddha, dice misericordia e accoglienza”.
Gli chiesi un messaggio. Si ritirò nella stanza accanto e poco dopo tornò con un foglio su cui aveva tracciato pochi caratteri cinesi. Me lo porse come mi donasse qualcosa di sé.
Chiesi poi a più persone di leggermi quel breve scritto. Ognuno provava quasi imbarazzo a tradurre, come se avesse paura di rovinare un dipinto. Mi dicevano soltanto: che belle parole, che bei caratteri... Gli ideogrammi cinesi non si leggono, si contemplano, come disegni. Sono una pittura che parla. Quelli che aveva disegnato per me “Grande come il mare” non erano di facile lettura, scritti in un cinese antico e poetico:
“Il cuore del Buddha è in ogni vivente,
per questo tutti siamo già uno.
A Padre Fabio. Grande come il Mare”.
Oggi “Grande come il Mare” non c’è più, è ormai in cielo… siamo già uno!

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