domenica 23 giugno 2013

Con san Patrizio nella sua cattedrale

Con san Patrizio nella sua cattedrale
Aveva appena 16 anni quando i pirati lo strapparono dalla Gran Bretagna, la sua terra, e lo vendettero schiavo sulle coste nordiche dell’Irlanda.
Dopo otto anni, al terzo tentativo riuscì a fuggire.
E perché non tornarvi, ora che conosceva lingua e costumi, per portarvi il Vangelo? Papa Celestino aveva già mandato un vescovo, ma questi non era riuscito a entrare nel cuore di quei popoli.
Dopo un periodo di formazione nel monastero di Lérins sulla Costa Azzurra, e aver visitare numerosi piccoli monasteri delle isole tirreniche della Toscana, fu nominato vescovo d’Irlanda e partì con un gruppo di monaci.
I primi battesimi avvennero nel parco dove oggi sorge la grande cattedrale di san Patrizio, oggi la cattedrale è retta dalla Chiesa d’Irlanda, della Comunione Anglicana. Questa sera ho partecipato alla preghiera dei vespri, cantata da uno splendido coro di uomini e ragazzi, e ho goduto dello splendore di questa stupenda basilica.
Ho riletto quanto, negli ultimi giorni della sua vita, contemplando l’opera che Dio aveva realizzato nell’isola, scriveva san Patrizio: “Da dove è venuta a me questa sapienza, che prima non avevo? Io non sapevo neppure contare i giorni, né ero capace di gustare Dio. Come mai dunque mi è stato dato un dono così grande, così salutare, com’è quello di conoscere Dio e di amarlo? Chi mi ha dato la forza di abbandonare la patria e i genitori, di rifiutare gli onori che mi erano offerti e di venire tra le genti d’Irlanda a predicare il vangelo…? Il Signore mi ha fatto il dono inestimabile di rigenerare in lui con la mia opera molti popoli e di portarli alla pienezza della vita cristiana”. 

Nessun commento:

Posta un commento