martedì 25 giugno 2013

Cristiani in Europa, una minoranza?

Il centro di spiritualità degli Oblati in Wistestaton
L’Islam è sempre più presente qui in Gran Bretagna come nel resto dell’Europa. È uno dei punti sui quali riflettono in questi giorni gli Oblati. Pur non essendo uno dei punti principali del loro incontro annuale, mi ha colpito la coscienza che hanno del fatto che lentamente i cristiani in Europa stanno diventando una minoranza. Questo non è dovuto soltanto alla crescente presenza islamica, ma anche all’abbandono da parte dei cristiani della loro fede e del conseguente legame con la Chiesa. È una tragedia, ma può trasformarsi in una grande occasione propizia.
Forse non abbiamo riflettuto abbastanza sul fatto che la Chiesa in Asia è da secoli una piccolissima minoranza, e forse proprio per questo è così viva e dinamica. Forse ci siamo dimenticati che anche nei primi secoli il cristianesimo era una minoranza all’interno dell’Impero romano, così come lo era tra i nuovi popoli del nord e dell’est Europa nei secoli successivi. Non fu quello un momento di grazia per tutta la Chiesa?
Sì, molto probabilmente i cristiani in Europa, come nel resto del mondo, saranno una minoranza, ma potranno essere una minoranza qualificata, profetica, come quella che descriveva la Lettera a Diogneto nel II secolo: “Vivono nella loro patria, ma come forestieri… Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati… In breve, come è l'anima nel corpo, così sono i cristiani nel mondo”. Non è una vocazione straordinaria essere “l’anima del mondo”?

Gesù ci ha paragonati a un piccolo pugno di lievito nella massa, a un piccolo seme, a un piccolo gregge… Non importa essere pochi o molti, importa che Gesù sia in mezzo a noi, in modo che continui ad essere Luce del mondo.

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