giovedì 20 giugno 2013

Fuga d’amore

Parto di nuovo. Questa volta l’aereo decolla da Ciampino, verso sud. Sorvola veloce il lago di Albano, goccia d’acqua tra le verdi colline dei Castelli Romani, vira verso ovest lasciandosi a sinistra Pomezia e la cupa macchia del parco di Castel Fusano, segue il Tevere che si getta in mare protetto dall’esile molo e dal faro sull’Isola Sacra, per perdersi infine sul Tirreno. Ma all’orizzonte appaiono presto le creste innevate della Corsica, che in poche minuti lasciano il posto a quelle delle Alpi a tratti nascosti da cumuli di nubi che splendono sotto il sole di mezzodì.
Dove mi porterà questa volta il mio volo in cielo?

Una volta, all’inizio di uno dei miei tanti viaggi, scrivevo:

Parto ancora.
Dovrò dire te.
Ancora una volta.
(…)
Nell’oblio lasciamo cadere il passato.
Complici, insieme
trasformiamo questo viaggio:
non è missione

è fuga d’amore.

Nessun commento:

Posta un commento