giovedì 11 luglio 2013

Newgrange: 5000 anni fa, la vita oltre la morte

A nord di Dublino attraversiamo Phoenix Park, dove fin dal mattino è un formicolare di persone che si stendono al sole a dorso nudo come lucertole. Per i bambini questa è la prima estate vera, con sole e temperatura elevatissima, 23 gradi, che durano per una settimana intera! Occorre tornare indietro di parecchi anni per un simile evento meteorologico.  Alla radio spiegano agli anziani che devono bere molta acqua, stare un casa per evitare malori…
Lasciamo Phoenix Park, il più grande parco cittadino d’Europa, e ancora verso nord, tra campagne fertili e mandrie di bovini e pecore. Meta: Newgrange, ad appena un’ora da Dublino, il più grande e antico sito archeologico d’Irlanda, più antico delle piramidi d’Egitto, più antico di Stonehenge in Inghilterra.
Naturalmente: una necropoli! Le tombe sono la prima costruzione umana. Per vivere basta una capanna, si vive pochi anni, ma per la vita dopo la morte occorrono costruzioni di pietra, che rimangono, perché la vita dopo la morte non ha fine.
In una grande area appena elevata e circondata dallo scorrere del fiume, quasi una isola nella più vasta campagna, le tombe scoperta sono numerose. La più grande è aperta al pubblico. Il tumulo è circondato da 97 grandi pietre perimetrali, alcune delle quali decorate con linee misteriose. Sono andati a cercare le pietre molto lontano, hanno lavorato generazioni dopo generazioni, chi ha iniziato non ha visto terminare l’opera… ma sapevano che era un’opera che valeva la pena creare, un’opera nella quale credevano perché credevano nella vita dopo la morte.
A piccoli gruppi le guide ci fanno entrare nella tomba costruita interamente in pietra: il lungo e stretto corridoio, una ventina di metri, conduce fino al centro del tumulo, dove si apre una camera a croce nella quale erano deposte le ossa. Giunti al centro si spengono le luci artificiali e piombiamo nel buio più profondo. All’entrata viene accesa una luce a simulazione dell’apparizione della luce del sole, che entra realmente nella tomba, al suo sorgere, soltanto il 21 dicembre, solstizio d’inverno. Dapprima la luce lambisce appena il corridoio per poi illuminare d’oro l’intera stanza, per alcuni minuti. La tomba è stata costruita perché il 21 dicembre il sole possa entrare e ridare luce ai morti e perché i morti possano dare la loro benedizione per l’inizio del nuovo anno.
5000 anni fa credevano nella vita dopo la morte, nella luce del sole che vince le tenebre dell’inverno.

Non ci sono martiri all’inizio dell’era cristiana in Irlanda. La fede cristiana non ha trovato nessun ostacolo, anzi è stata accolta come la piena rivelazione di ciò in cui le popolazioni celtiche già credevano. Esse furono attratte soprattutto dal Vangelo di Giovanni che parla della luce venuta nella tenebre, di Gesù che si proclama Luce del mondo… Era preparati da secoli.

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