lunedì 21 ottobre 2013

Nelson Mandela manda a dire…


A Cedara non potevo non visitare il luogo dove Nelson Mandela fu fatto prigioniero. Adesso vi è un museo che racconta la vita del grande eroe della Nazione.
Il Sud Africa mi lascia partire con il sole. Dopo giorno di pioggia ininterrotta i colori della natura sono più belli. L’autostrada che scende sinuosa verso Durban spalanca scenari da favola: colline ricche di vegetazione, tra cui dominano abeti, eucalipti e alberi dall’ampia chioma lilla.
Si intravedono le valli dove sono rimaste ancora sacche dell’antica povertà del tempo dell’Apartheid, quando i neri erano lasciati o portati ai margini di ogni infrastruttura, strade, luce, acqua, e dove hanno forse conservato valori e tradizioni antiche.
Infine la grande città. Percorro in fretta il centro, con l’antica cattedrale costruita dagli Oblati e dove si sono succeduti vescovi Oblati fino al 1992, i grattacieli, il moderno stadio, e soprattutto la lunga passeggiata sull’oceano con i parchi, gli alberghi eleganti… Poi sulle colline che chiudono la città, con salite e discese ripide e ville da favole. È una città bellissima. Tutto è stato costruito dai bianchi e abitato esclusivamente da loro fino a quanto l’Apartheid è terminata. Oggi la zona è abitata completamente da neri. I bianchi hanno costruito un altro centro e altre zone residenziali per loro. Le vedrò la prossima volta…

Quello che non si vede sono i quartieri degradati e le aree a rischio. Ne ho un piccolo saggio nel parco davanti alla casa provinciale, abitato giorno e notte da numerose persone senza fissa dimora che ne hanno preso possesso: materassi, teli di plastica, panni a distendere, rifiuti di ogni genere… Se potessi andrei da loro e ripeterei quello che diceva Nelson Mandela: “Noi ci chiediamo: "Chi sono io per essere così brillante, così grandioso? Pieno di talenti, favoloso?" In realtà chi sei tu per non esserlo? Tu sei un figlio di Dio”.

1 commento:

  1. Si prova disagio se si pensa a ciò che i poveri non hanno pur avendone diritto e non possiamo dare loro una briciola del loro diritto per mille impedimenti che ci rattristano .Sono anche loro nostri fratelli davanti a Dio e li vogliamo amare come veri fratelli

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