sabato 9 novembre 2013

Casa di Dio o casa del popolo?


Oggi a Roma abbiamo festeggiato la dedicazione della basilica di san Giovanni in Laterano, madre di tutte le chiese dell’urbe e dell’orbe.
Ma la chiesa è la “casa di Dio” come spesso leggiamo sui frontoni, o è la casa della comunità cristiana?
Quante volte la Scrittura ricorda che Dio non ha bisogno di una casa, lui che abita i cieli e la terra. La sua presenza non è racchiusa da un luogo.
Dove abita Dio? Egli, l’Emmanuale, il Dio tra noi, abita in mezzo al suo popolo. “Siamo noi il tempio del Dio vivente”, scrive san Paolo ricordando quanto Dio stesso aveva detto nell’Antico Testamento: “Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo” (2 Cor 6, 16).
Tutto il popolo di Dio, la comunità cristiana, è il suo tempio, il luogo dove egli si rende presente. “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? – scrive ancora san Paolo – … santo è il tempio di Dio, che siete voi” (1 Cor 3, 16-17).
Le nostre chiese non sono state costruite per Dio, ma per il suo popolo, per noi, sono le “case del popolo”, anche se il nome coincide con quelle costruite dai comunisti nei suoi anni ruggenti. Sono i luoghi nei quali possiamo incontrarsi ascoltare la sua Parola, imparare a crescere unito come tempio del Signore, rinsaldare i vincoli di amore e prendere coscienza di quello che siamo: Chiesa, dimora viva di Dio tra noi.
Andare in chiesa domani, giorno del Signore, dovrebbe essere davvero una festa, un ritrovarsi tra tutti per accogliere tra noi il Signore che viene.

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