mercoledì 13 novembre 2013

La tensione di Agostino e la beatitudine dell’Angelo




Oggi è l’anniversario della nascita di sant’Agostino. Come di meglio che riprendere in mano le Confessioni? Se poi a leggercele è un grande attore come Alessandro Preziosi, che ha interpretato proprio il santo nel film di Rai uno, la serata è fatta. Ma il bello è che, questa sera, la lettura è avvenuta proprio nella chiesa di sant’Agostino, dove è sepolta santa Monica, vegliata dai quadri del Caravaggio. Non poteva esserci scenografia migliore.
Come è moderno Agostino, uomo inquieto, insoddisfatto, instancabile cercatore della verità. Basterebbe l’inizio delle Confessioni con il celebre: “il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te”.
Mentre ascolto, seduto su un inginocchiatoio infondo alla chiesa gremita, perché altro posto non c’è, ho davanti a me un grande angelo che sorregge l’acquasantiera. Me lo contemplo nella sua beatitudine – che la mia matita non sa rendere – e lo vedo contrastante la tensione di Agostino. Vorrei essere entrambi.

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